LA JUKE DIVENTA IBRIDA

143 CV E VA IN ELETTRICO FINO A 50 KM/H

Ha l’e-pedal, quello classico delle elettriche (il sistema che rallenta l’auto quando si toglie il piede dal gas), ma non è un’elettrica, ha un motore termico da 94 Cv, ma non è solo una termica. Parliamo della Juke ibrida, una full ibrida, in grado di affrontare percorsi urbani, all’80% proprio ad emissioni “0”. Il sistema ibrido è lo stesso utilizzato da Renault, riveduto in chiave più sportiva, ma andiamo per ordine. La Nissan ha annunciato che, entro il 2023, ogni suo modello avrà un corrispettivo elettrificato e, con la Juke, si sta avvicinando all’obiettivo. L’auto resta sostanzialmente immutata: stesse dimensioni, stesso spazio per passeggeri e bagagliaio (nessuna penalizzazione da motori elettrici e batterie). Si nota il nuovo logo ed una nuova griglia del radiatore, che si apre e si chiude. Come anticipato, il sistema è un misto delle competenze di Nissan e Renault: motori termici ed elettrici Nissan, cambio Renalut. Il sistema è in grado di andare fino a 50 km/h in elettrico, anche se solo per brevi tratti, ma vediamo di chiarire bene, con che cosa abbiamo a che fare.  Un 1.6 benzina a doppia iniezione e pompa dell’acqua elettrica, da 94 Cv, accoppiato a due motori elettrici, per un totale di 143 Cv. Uno degli elettrici va a coadiuvare il termico, dando coppia alle ruote per la trazione, l’altro aziona il cambio e supporta il termico, ma non è in grado di muovere l’auto da solo. Entrambi contribuiscono a ricaricare la batteria, come anche il termico. Il cambio, come abbiamo già avuto modo di spiegare, deriva direttamente da un brevetto Renault della F1: gira su ingranaggi, per 4 rapporti, ma l’elettrico, che interviene sempre in partenza, in sostanza ne assicura altri due, per un totale di 6 marce. Al volante, si sente che l’auto, in partenza, ronza con il classico suono delle elettriche, il cambio meccanico subentra solo con le marce più lunghe e funziona davvero bene. Oltre alla segnalazione dell’angolo cieco ed alla frenata automatica d’emergenza, che riconosce anche ciclisti e pedoni, ci sono tutti i sistemi di sicurezza del “Pro Pilot”, in pratica, l’auto è in grado di frenare, accelerare ed anche sterzare, da sola. Ci sono tantissime funzioni in remoto, disponibili sull’apposita app dello smartphone e si può impostare anche un limite di velocità, con avviso di superamento. La Juke è perfettamente compatibile con Apple ed Android ed è gestibile tramite gli assistenti vocali dei due sistemi. Si possono anche impostare dei promemoria ed inviare destinazioni direttamente al navigatore. Ora ci allacciamo la cintura, spingiamo il pulsante d’accensione e via, con un sospiro l’auto si proietta in avanti, ci sono le classiche 3 modalità di guida (normale, eco e sportiva). C’è anche la modalità e-mode, come abbiamo accennato, che in questo caso è davvero molto efficace, ma non ferma l’auto, la porta rapidamente ad un massimo di 5 km/h. Anche senza strapazzare troppo questa Juke, abbiamo viaggiato quasi sempre in Sport e ci siamo divertiti, perché il telaio dell’auto lo conosciamo già ed è piacevolmente neutro. Gli interni, come gli esterni, non sono stati stravolti, ma c’è un nuovo gruppo strumenti, con un display da 7 pollici, che ti fa vedere sempre la carica della batteria. L’auto, ovviamente, ricarica anche in rallentamento e frenata, si vede anche quando parte dell’energia del termico è dirottata dalla trazione alla ricarica batteria. Gli ordini sono aperti dal 25 marzo, per tre allestimenti, quattro se si calcola una Premiere Edition numerata (in Italia ne arriveranno solo 570). I prezzi vanno dai 30.300 ai 32.300 euro, poi ci sono i 2.000 euro di bonus, in caso di rottamazione di un’auto ante Euro 5.

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